Il governo colombiano non nomini Nestor Humberto Martínez ambasciatore in Spagna

Il Coordinamento Colombia – Europa – Stati Uniti (CCEEU) sollecita il  presidente Duque , ad astenersi dal nominare Nestor Humberto Martínez ambasciatore in Spagna. La sua designazione evidenzierebbe la scarsa volontà del governo di avanzare nella concretizzazione dell’Accordo finale di pace.

Néstor Humberto Martínez deve rispondere davanti alla giustizia di gravi crimini contro la pace e non essere nominato ambasciatore in Spagna

Recenti prove pubblicate dalla stampa colombiana hanno chiarito che l’ex procuratore   Néstor Humberto Martínez ha ordito una trama per mettere fine al processo di pace, utilizzando illegalmente i suoi poteri di Procuratore generale della Nazione per intercettare illegalmente vari negoziatori e facilitatori, interpretare e manipolare presunte prove e mettere a punto delle trappole contro tali negoziatori. A tale scopo avrebbe fatto uso di agenti sotto copertura al servizio dell’agenzia di sicurezza statunitense DEA, violando in tal modo la legge colombiana, con conseguenze gravissime per la sicurezza nazionale e lo sviluppo del processo di pace.

Tali azioni illegali non sono state sottoposte ad indagine da parte degli organismi giudiziari colombiani,  nonostante abbiano costituito il principale colpo alla concretizzazione dell’Accordo finale di pace firmato dal governo colombiano con l’ex guerriglia delle FARC. Tale azione illegale dell’ex  procuratore Néstor Humberto Martínez ha contribuito anche alla formazione di una dissidenza armata di tale organizzazione, che anziché essere evitata si è vista favorita dall’ambiente di insicurezza giuridica e persecuzione senza fondamenti legali da parte della Procura e della  DEA al fine di esercitare pressioni volte a ottenere l’estradizione dei capi negoziatori, i quali di conseguenza avevano finito per abbandonare il processo di pace alimentando la ripresa del conflitto armato.

In relazione a tali crimini orchestrati colla partecipazione dell’ex procuratore Néstor Humberto Martínez è già in corso una denuncia penale per prevaricazione per azione ed omissione, frode alla risoluzione giudiziaria o amministrativa, occultamento, alterazione o distruzione di prove, ma la gravità della destabilizzazione della convivenza e la riattivazione della guerra in varie regioni del Paese vanno considerate alla stregua di gravi crimini contro la pace. Il signor Néstor Humberto Martínez deve essere processato per tali azioni e risponderne di fronte alla giustizia colombiana o, in mancanza, di fronte ad istanze della giustizia internazionale cui incombe perseguire coloro che commettono gravi crimini internazionali.

Del pari, è molto grave che il signor Néstor Humberto Martínez, agendo come procuratore generale, abbia occultato e negato la consegna delle prove richieste dalla Giurisdizione speciale per la pace, JEP, pretendendo al contrario di instaurare un giudizio parallelo di fronte ai mezzi di comunicazione di massa e all’opinione pubblica con prove manipolate (video silenziati) coi quali ha esercitato pressione su tale tribunale per ottenere senza prove l’adozione di decisioni di estradizione che, non tenendo alcun fondamento, hanno costituito la base che ha consentito a questo potente funzionario di alimentare il discredito della Giurisdizione speciale di pace.

Non si tratta del resto del primo tentativo dell’ex procuratore Néstor Humberto Martínez di attaccare il processo di pace, tempo fa era riuscito a sottrarre all’Unità speciale di indagine per lo smantellamento delle organizzazioni criminali il mandato di perseguire e sottoporre a giudizio dei principali responsabili del paramilitarismo. In tal modo. l’Unità ha dovuto limitarsi ad indagare sui singoli casi di omicidio di leader sociali ed ex combattenti, senza poter identificare i grandi responsabili delle strutture paramilitari.  In tal modo si è verificato un drammatico incremento di tali omicidi di leader e di sostenitori del processo di pace. Si calcola che, a partire dall’Accordo di pace, siano stati uccisi 1.055 leader sociali e  236 ex combattenti delle FARC.

Si aggiunga che è importante denunciare come Néstor Humberto Martínez abbia ridotto la Procura a uno strumento al servizio di gruppi di interesse del potere economico e politico collegati a settori contrari al processo di pace. Ha conseguito di archiviare importanti indagini per corruzione e gravi crimini di alti ufficiali della Forza pubblica, come nel caso Gavilán, e ha impedito l’avanzamento delle indagini nel caso dell’Operazione Bastón. In tal modo ha reso vano il processo di epurazione delle Forze militari. Inoltre, dal suo arrivo alla Procura, ha insabbiato tutti i casi di indagini per i cosiddetti “falsi positivi” che l’entità stava svolgendo.  In tal modo ha impedito l’avanzamento delle indagini e la possibilità di far comparire i massimi responsabili di tali crimini di fronte alla JEP.

Néstor Humberto Martínez inoltre è accusato di occultare, per mezzo di un’impresa prestanome  di sua proprietà, basata a   Panamá, che non è stata dichiarata e che è evade imposte, beni e fondi finanziari fra i quali un lussuoso appartamento a Madrid del valore di 3 milioni di euro e fondi depositati nel Banco Santander, presumibilmente provenienti da paradisi fiscali. Sembra davvero inaudito che uno Stato, vittima di frodi compiute da tale signore, finisca per nominarlo ambasciatore in Spagna, in modo tale da facilitarlo nella prosecuzione dei suoi delitti.

Tale caso conferma una volta di più il modello ripetitivo di impunità dello Stato colombiano, avvezzo a nominare ambasciatori in vari Paesi individui coinvolti in gravi violazioni dei diritti umani e crimini contro la pace per impedirne la comparizione di fronte alla giustizia e per favorirne la fuga prima che vengano adottate decisioni giudiziarie contro di loro (come accadde nei casi di Andrés Felipe Arias, Luis Carlos Restrepo, María del Pilar Hurtado e María Claudia Daza, tutti collaboratori stretti dell’ex presidente  Álvaro Uribe nonché possibili testimoni a carico nei vari processi che lo riguardano).

Data la gravità dei fatti delittuosi e le serie conseguenze derivate dalle azioni del signor ex procuratore Néstor Humberto Martínez, il Coordinamento Colombia – Europa – Estados Unidos, rete nazionale di cui fanno parte 281 organizzazioni sociali e di promozione e  difesa dei diritti umani, sollecita il presidente della Repubblica, Iván Duque Márquez, ad astenersi dal nominare il signor Martínez ambasciatore in Spagna. Una tale nomina evidenzierebbe di fronte alla comunità internazionale la scarsa volontà del governo di avanzare nella realizzazione integrale e in buona fede dell’Accordo finale di pace, premiando invece chi ha attentato al suo avanzamento.

Del pari, sollecita gli organismi giudiziari competenti ad accelerare le indagini sulle condotte criminali che implichino la responsabilità del cittadino Néstor Humberto Martínez, come espressione della volontà dello Stato colombiano di indagare, perseguire e sanzionare i responsabili di gravi violazioni dei diritti umani e coloro che abbiano messo in pericolo la convivenza e sicurezza nazionale, attentando alla stabilità del processo di pace e mettendola in pericolo.

Infine, sollecita il governo spagnolo che, coerentemente al suo impegno per la pace e la sicurezza dei popoli e per la promozione della vigenza integrale dei diritti umani e dello Stato di diritto, si astenga a dare il suo assenso sollecitato dal governo colombiano al signor Néstor Humberto Martínez, e si attivi invece per consentire la dovuta indagine e relative sanzioni, dando seguito alle denunce presentate per occultamento di beni e riciclaggio di fondi nei quali sarebbe implicato.

Fonte: Coordinación Colombia Europa Estados Unidos CCEEU

Traduzione: patriagrande.it

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