A sostegno del socialismo a Cuba, contro la guerra economica e mediatica dell’imperialismo
È stata scatenata, per l’ennesima volta, da parte dell’imperialismo occidentale, in primo luogo gli Stati Uniti e i loro alleati, una vera e propria campagna di aggressione e di disinformazione contro Cuba, le sue autorità e il suo popolo.
Una campagna che strumentalizza gli effetti del bloqueo, il blocco economico, commerciale e finanziario ai danni di Cuba, per presentare al mondo un’immagine dell’Isola distorta, falsa e lontana dalla realtà, che vorrebbe, a Cuba, un popolo alla fame, proteste diffuse in tutto il Paese, perfino repressione da parte delle autorità. Niente di più falso.
Le rimostranze della popolazione, in relazione ad alcuni blackout e ritardi nella distribuzione, sono state affrontate, come sempre, con l’ascolto e la partecipazione di tutti e di tutte, delle autorità e della popolazione, individuando la soluzione a tutti i problemi che si erano manifestati.
Si è trattato di giuste richieste, manifestate in forma legittima, cui si è dato e si sta dando ascolto e risposta in maniera costruttiva: niente di più lontano, dunque, dalle ventilate manifestazioni e dalle immaginarie repressioni che vanno ripetendo le veline della propaganda e della presunta “informazione” occidentale.
Ad esempio, la prima segretaria del comitato provinciale del partito a Santiago di Cuba, Beatriz Johnson Urrutia, ha recentemente affrontato, a proposito della distribuzione di beni e della fornitura di elettricità, le preoccupazioni dei cittadini e delle cittadine, che avevano espresso il proprio malcontento davanti alla sede della Direzione in un distretto del comune di Santiago.
Una dimostrazione che si è svolta in maniera serena e pacifica; la popolazione ha ascoltato le informazioni fornite in merito alla distribuzione del paniere alimentare e la situazione della fornitura di energia elettrica, che risente dei problemi delle centrali termoelettriche e della disponibilità di combustibile. A tutte le questioni si è provveduto e si sta provvedendo a fornire tempestiva soluzione.
Come sempre, a Cuba, le questioni e i provvedimenti non sono calati dall’alto, ma sono discussi in forma dinamica e partecipata, attraverso le articolazioni del partito e delle organizzazioni sociali, diffuse, in modo attivo, presente e capillare, in tutti i territori di Cuba. L’unità del popolo cubano e la centralità della Rivoluzione, del Socialismo e delle sue conquiste sono base e cemento, e non sono messe in discussione.
Come ha ribadito il presidente cubano, Miguel Díaz-Canel, le legittime preoccupazioni della popolazione per la situazione attuale sono sfruttate dai nemici della Rivoluzione per destabilizzare il Paese e per provare a scardinare il sistema socialista a Cuba e l’unità del popolo cubano; inoltre i settori più oltranzisti della destra statunitense e anticubana stanno incoraggiando azioni contro l’ordine interno del Paese. Viceversa, le autorità e il partito, a Cuba, sono costantemente impegnati a rispondere alle richieste del popolo cubano:
«Ascoltare, dialogare, spiegare tutti i passi che si stanno facendo per migliorare la situazione, sempre in un clima di calma».
È il socialismo che, a Cuba, ha garantito alla popolazione diritti e libertà dalla miseria e dallo sfruttamento; ed è la guerra economica che gli Stati Uniti i loro alleati hanno scatenato contro Cuba il motivo delle difficoltà nella distribuzione e negli approvvigionamenti.
Basta fornire alcune cifre: tra il 2022 e il 2023, solo nel settore energetico, i danni causati dal bloqueo ammontano a più di 239 milioni di dollari, soldi con i quali sarebbe stato possibile garantire le forniture energetiche e la manutenzione programmata, i pezzi di ricambio indispensabili per evitare interruzioni di corrente e assicurare il funzionamento dell’industria elettrica. Più complessivamente, tra il 2022 e il 2023, i danni del bloqueo sono stimati in quasi 5 miliardi di dollari, vale a dire oltre 400 milioni di dollari al mese, e oltre 13 milioni di dollari al giorno. In oltre 60 anni di bloqueo imposto a Cuba, i danni superano i 160 miliardi di dollari.
Per questo, il bloqueo, imposto dagli Stati Uniti, non è solo criminale e completamente illegale e illegittimo, ma anche una misura genocida, che ha l’obiettivo di colpire un intero popolo, per colpire la sua libertà, la sua autodeterminazione, la sua dignità, le conquiste della Rivoluzione e del Socialismo a Cuba.
In questo contesto, le conquiste del socialismo a Cuba sono indubitabili: a Cuba l’istruzione è completamente universale e gratuita sino all’università; la sanità è universale e avanzatissima, e, per di più, il 69% dei medici cubani hanno partecipato almeno una volta a una missione in un altro Paese, mettendo a disposizione del mondo la loro preparazione e la loro professionalità; in Italia, in Calabria, in questo momento, ci sono 270 medici cubani, il cui contributo è letteralmente determinante per tenere in piedi la sanità in una regione di un Paese addirittura membro del G7.
Per questo, per il valore storico e attuale dell’esperienza di Cuba, per l’attualità e la vitalità del socialismo, che garantisce diritti e libertà al popolo di Cuba e indica una strada ai popoli del mondo, come Movimento per la Rinascita Comunista, fermamente e convintamente, esprimiamo la più totale e incondizionata solidarietà al popolo, al partito, e alle autorità cubane; ci uniamo agli sforzi, insieme con le organizzazioni di amicizia e di solidarietà presenti nel nostro Paese, in maniera coordinata e unitaria, a sostegno del popolo cubano;
ci impegniamo per moltiplicare iniziative di conoscenza e di solidarietà, per condividere e fare conoscere la realtà di Cuba, contro il bloqueo e contro la volgare campagna di disinformazione e di aggressione, economica e mediatica, messa in campo dall’imperialismo contro il popolo e contro le istituzioni cubane.
A nome della Segreteria Nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista (MpRC),
Gianmarco Pisa, Responsabile Dipartimento Esteri del MpRC