Messaggio del Presidente/Comandante Daniel alle famiglie nicaraguensi

Fratelli Nicaraguensi, Giovani, oggi che stiamo iniziando, siamo già nei primi giorni, prime settimane del Mese di gennaio dell’anno 2021, qui in questo Parco Storico, con il Monumento a Ruben Dario, a poche settimane dalle Commemorazioni della Nascita di Ruben nel Mese di gennaio, 18, e poi, dal Transito all’Immortalità di Ruben nei primi giorni di febbraio, salutiamo tutta la Gioventù nicaraguense, la Gioventù nicaraguense, con quella magica frase di Ruben: “Gioventù, Tesoro divino! “Gioventù, Tesoro divino!

Rileggere le poesie di Rubén, gli scritti politici di Rubén, le sue analisi e le sue riflessioni, sono ancora validi, cioè sono validi per il nostro popolo, per il Nicaragua, sono validi per la nostra America. Perché ha ben espresso negli Scritti politici, nelle Cronache che ha scritto da Buenos Aires, dalla Spagna, da diversi luoghi, come sta indicando in modo permanente, con le sue stesse parole parla di imperialismo; usa quella parola, Rubén, “imperialismo”.

Parla, con quella Visione che aveva, con quella Saggezza che aveva, con quella Saggezza che aveva, che essendo gli Stati Uniti allora, immaginate, Rubén scrive, analizzando, nell’ultimo quarto di secolo, del 1800 e all’inizio del 1900, analizzando ciò che sta accadendo in Nicaragua, e ciò che sta accadendo in America Latina, e riconoscendo il potere degli Stati Uniti, e manifestando come gli Stati Uniti con tanto potere potrebbero dare un grande contributo ai Popoli della Nostra America.

Ma Ruben fa già notare la Dottrina Monroe, e fa notare come gli Stati Uniti che con la Dottrina Monroe si impegnavano a difendere i Paesi latinoamericani da qualsiasi aggressione extra-regionale, piuttosto la Dottrina Monroe diventava uno strumento per gli Stati Uniti per attaccare i nostri Paesi, e che quando una Potenza Extra-Regionale L’Inghilterra, non a caso, la stessa Inghilterra che ha invaso le Falkland, ha occupato le Falkland e poi ha provocato la guerra nelle Falkland, la stessa Inghilterra, in un momento in cui quel Trattato era già in questi nuovi tempi in cui gli Stati Uniti erano impegnati a sostenere qualsiasi paese latinoamericano, contro l’aggressione di qualsiasi potenza extra-regionale.

E così come gli Stati Uniti divennero complici dell’Inghilterra nell’invasione contro le Malvinas, contro il popolo argentino, e divennero piuttosto informatori, alleati, facilitatori dell’aggressione contro il popolo argentino nelle Malvinas, Rubén in quel momento poteva logicamente indicare ciò che stava vivendo; Lo ha criticato, lo ha interrogato, ha condannato gli Stati Uniti, perché quando gli inglesi sono sbarcati qui, sono arrivati qui, a Corinto, gli Stati Uniti semplicemente non hanno fatto nulla, quello che cercavano era come raggiungere accordi, accordi con gli inglesi, per dividere i territori della regione.

Rubén ha la virtù, è vero, di essere un Poeta straordinario, che con la sua Poesia ha rivoluzionato la lingua spagnola, ha rivoluzionato la Letteratura, la Poesia, ma anche nelle sue Poesie ha definito posizioni critiche, di fronte a quelle che erano le Politiche nordamericane, le aggressioni nordamericane, e ha saputo indicare in diverse circostanze. Ha caratterizzato Roosevelt con la poesia che gli ha dedicato.

In precedenza aveva scritto una poesia in cui si riferiva al potere degli Stati Uniti, alla forza degli Stati Uniti che nessuno può dubitare, ma che gli Stati Uniti hanno messo tutta quella forza per accompagnare, per sostenere i Paesi dell’America Latina. Questo era il messaggio che si lasciava alle spalle, e aveva speranza in quel momento, nel bel mezzo delle critiche che stava lanciando; ma poi, la pratica della politica nordamericana, quello che fece fu che Dario sottolineò ancora una volta in profondità, smascherando ancora una volta in profondità quella che era la politica interventista degli Stati Uniti nella nostra America.

Ecco una citazione di quando il presidente Roosevelt era in Francia, a Parigi, teneva conferenze, parlava di Diritto, parlava di Umanità, parlava di Valori; poi Dario scrisse e questo portò un fratello domenicano, lo scrittore Federico Henríquez Carvajal, a scrivere:

“Rubén Darío, il famoso poeta, ministro del Nicaragua a Madrid, era a Parigi quando il signor Theodore Roosevelt era ospite della Francia, oltre che della maggior parte delle nazioni europee”.  Tutta l’Europa stava intrattenendo Roosevelt. “E mentre l’instancabile ex presidente riceveva, in ambienti ufficiali o scientifici, ogni sorta di dimostrazione di sostegno e simpatia, e mentre l’universalità dei giornali salutava l’abile statista con non poche iperboli di concetti in onore del leader dell’imperialismo americano…”.

In altre parole, l’Europa che loda l’Impero, l’Impero non era altro che l’estensione e l’espansione dell’Europa in America. Perché sono stati gli europei a invadere il Nord della nostra America, e sono stati gli europei, gli anglosassoni in primo luogo, a uccidere i proprietari di quelle terre, anche i nostri antenati, negli Stati Uniti. E sono stati gli europei che hanno deciso, per se stessi e prima di loro stessi, di impadronirsi di quelle terre. Non gli è costato un peso, non hanno pagato un centesimo. Quello che hanno fatto è stato uccidere gli indiani che si rifiutavano di essere schiavizzati, che combattevano e che venivano uccisi continuamente.

Il fratello dominicano dice che in queste condizioni “la voce dell’illustre nicaraguense è stata ascoltata, serena e insinuante […] per dire al potentissimo capo del Partito Repubblicano dell’Unione Americana…”, questo Presidente che allora era repubblicano, “sia giusto e influente per il rispetto della Sovranità dello Stato del Nicaragua”. È una difesa civica del suo Paese, e con esso di tutti i popoli latinoamericani, e allo stesso tempo un virile appello alla grande Nazione Federale, nella persona del signor Roosevelt, a favore della Morale Internazionale e dell’augusto Diritto dei Popoli Liberi, degli Stati costituiti, sovrani e uguali, anche se ancora piccoli e deboli. Questa pagina, questo gesto, onora Dario”.

Parole del dominicano che lodano l’atteggiamento di Dario, che parla per il Nicaragua. Guardate Rubén Darío in quei giorni che parlava a nome del Nicaragua contro l’intervento degli Yankee. In questi tempi tutti i nicaraguensi dovrebbero essere uniti, parlando contro l’Intervento Yankee nella Nostra America, e in Nicaragua; contro le manovre militari che si stanno compiendo in questo momento nelle Acque Territoriali che legalmente, legalmente, quelle acque devono essere delimitate secondo le Leggi Internazionali, in accordo con le precedenti Risoluzioni e Trattati tra Venezuela e Guyana.

E cosa sta facendo il governo degli Stati Uniti in questo momento? Mettere la sua flotta da guerra con la complicità delle Autorità della Guyana, in quella che è una flagrante violazione del Diritto Internazionale, perché quelle acque non possono essere transitate da nessun Paese, perché sono acque che stanno definendo come e cosa corrisponde alla Repubblica Bolivariana del Venezuela e cosa corrisponde alla Guyana. Questo è ciò che c’è nei Trattati, negli Accordi e non rispettano i Trattati o gli Accordi.

O quello che stanno facendo gli Stati Uniti, che etichettano la Repubblica Sorella di Cuba, che etichettano il Popolo di Cuba, le Famiglie cubane come Stato terrorista, che promuovono il terrorismo, che incoraggiano il terrorismo. In altre parole, vediamo un governo degli Stati Uniti con un presidente degli Stati Uniti che continua a fare a pugni con la legge e l’ordine internazionale, perché è obbligato a rispettare la legge e l’ordine internazionale, non solo negli Stati Uniti ma anche a livello internazionale. Ma questo è un Presidente che è noto per calpestare il diritto e l’ordine internazionale.

Lì negli Stati Uniti hanno le loro contraddizioni e abbiamo visto come la società nordamericana si è polarizzata negli Stati Uniti con le ultime elezioni. E potremmo dire, sembra, a causa di quanto sta accadendo negli Stati Uniti, che il sistema elettorale statunitense richiede profonde riforme. Perché quello che sta succedendo è che, in primo luogo, hanno ancora un sistema che è stato installato quando c’erano stati con una piccola popolazione bianca e una grande popolazione nera, schiavi.

E’ da qui che è nata l’idea della proporzionalità e che al momento delle elezioni non importava quale partito avesse più voti di tutto il popolo americano, ma piuttosto i voti decisi stato per stato, dai delegati; in altre parole, il principio del diritto di voto dei cittadini non viene rispettato.

Immaginiamo di approvare qui una Riforma Elettorale dove diciamo che il voto della maggioranza dei cittadini in un’elezione non sarà più deciso, ma sarà il voto dei Delegati di ogni Dipartimento del Paese, secondo la popolazione che ogni Dipartimento del Paese ha. Non c’è niente di democratico in questo, e sono sicuro che i primi a saltare qui contro una decisione del genere, sarebbero quelli citati da Dario e che Sandino ha chiamato “vendepatria” e “fannulloni”.

Direbbero: No, non può essere! Allora glielo diremmo, ma se stiamo delineando il Sistema degli Stati Uniti che voi definite  perfetto, dicendo che è la Democrazia perfetta. Avete venduto l’idea della “Democrazia perfetta”, quando in realtà si tratta di una dittatura bipartisan determinata dal potere economico, dal potere delle grandi aziende che si occupano di produrre cannoni, mezzi aerei, tutto in funzione della corsa agli armamenti.

Vale a dire, questa è una Potenza, per non parlare delle altre Potenze economiche che esistono lì negli Stati Uniti d’America, che sono le stesse che a quel tempo, in quei tempi, si riferisce a loro, anche Dario, che hanno portato Walker qui in Nicaragua.

Walker è venuto qui, perché? Perché c’erano aziende nordamericane interessate al transito del fiume San Juan, attraverso il lago, per collegarsi dalla costa orientale degli Stati Uniti alla costa occidentale. Perché sappiamo tutti, ne abbiamo parlato in altre occasioni, che c’è stata la corsa in fuga di migliaia di cittadini nordamericani che volevano avere molto o poco o qualche soldo e sapevano che in Occidente l’Oro veniva scoperto, e tutti correvano lì, ma viaggiare attraverso il Territorio nordamericano era pericoloso, lungo e pericoloso, perché c’era ancora resistenza indigena e c’erano anche molti assalitori, e le carovane erano esposte lì.

Così, gli uomini d’affari americani, proprietari delle compagnie navali Vanderbilt, hanno detto che qui era un passaggio naturale dove era più facile, più sicuro e più veloce viaggiare da New York a San Francisco, scendendo da New York alla costa del Nicaragua, per i porti del Nicaragua, e da lì proseguire lungo quella via per poi salire a San Francisco e viceversa.

Migliaia di americani sono passati di qui, e a causa delle dispute tra le Compagnie e delle dispute tra i Partiti dell’epoca, che qui vediamo ancora riflesse, quei Partiti non sono scomparsi, sono Partiti vendepatria, hanno mandato a chiamare Walker! E poi, naturalmente, quello che il governo degli Stati Uniti ha fatto è stato riconoscere Walker quando è stato nominato presidente qui in Nicaragua.

E diceva loro, di solito ne sappiamo di più, fin da quando eravamo bambini, fin da quando eravamo bambini, le Poesie di Dario: “Margarita è bella, /e il vento, / porta una sottile essenza di fiori d’arancio… Margarita, ti racconto una storia: / Questo era un re che aveva…”. Ed ecco la poesia di Dario.

Oppure “la principessa è triste… cosa avrà la principessa? / I sospiri sfuggono dalla sua bocca di fragola, / ha perso la sua risata, ha perso il suo colore. / La principessa è pallida sulla sua sedia dorata…”.

Oppure Le motivazioni del lupo: “Il lupo di Gubbio il terribile lupo”, che ha incontrato l’odio tra la gente, l’invidia, la rabbia, poi il lupo ha finito per essere picchiato e non restava che tornare sulla montagna e continuare la sua vita. Perché? Perché scoprì che gli abitanti della città non vivevano insieme come fratelli, ma si trattavano come nemici; e se si trattavano come nemici, figuriamoci il povero lupo. Il lupo veniva picchiato ogni giorno, finché non si arrabbiava e tornava sulla montagna, distruggendo ancora una volta le pecore, distruggendo il bestiame.

Questa è la poesia, o Poesie del tipo: “È una cosa formidabile che la vecchia razza ha visto: / un robusto tronco d’albero sulla spalla di un campione, / un selvaggio e coraggioso, la cui forte mazza, / brandisce il braccio di Ercole, o il braccio di Sansone. Per elmo i suoi capelli, petto per armatura,/ potrebbe un tale guerriero, di Arauco nella Regione,/ lanciere delle foreste, Nemrod che tutti cacciano…”, e si riferiva a Caupolicán, il Grande Guerriero Indigeno.

Oppure: “Com’è felice e fresco il mattino! Lo imparavamo quando iniziavamo le prime elementari: come l’aria fresca e felice del mattino mi prende per il naso; / e una bella ragazza grassa, / accanto a un sasso, macina il grano”.

Quante poesie conosciamo a scuola da quando eravamo bambini, e poi da grandi alcune di esse entrano un po’ di più negli scritti di Dario; ma entrare negli scritti politici di Dario è davvero qualcosa di impressionante.

Ecco questo libro che è tratto dagli Scritti Politici di Dario, ci sono gli altri dei Poemi, che sono straordinari, indiscutibilmente. Ma in questi Scritti Politici come si vede il genio di Dario che non si è limitato a produrre quella ricchezza, quella rivoluzione letteraria, ma anche si riferiva alle lotte del nostro popolo, alle lotte del Nicaragua.

Guardate a questo tema che è diventato controverso, anche se con il sostegno della maggioranza della popolazione, ma è diventato controverso qualche anno fa, già nel nostro Governo. Guardate bene, si riferisce al Canale attraverso il Nicaragua, e fa riferimento al Trattato imposto dagli Stati Uniti al Nicaragua, dove ha perso tutti i diritti, e si riferisce ai deputati del Congresso del Nicaragua che hanno felicemente approvato quel Trattato.

Sono gli stessi che nel 1990 sono stati approvati dall’Assemblea Nazionale, ma non sono riusciti a rispettare tutte le formalità legali, i deputati del governo dell’opposizione, su iniziativa del governo dell’opposizione, un governo imposto dagli Stati Uniti d’America e che la prima cosa che ha fatto è stato dire che il Nicaragua stava rinunciando ai diritti che la sentenza della Corte internazionale di giustizia ci ha dato di essere risarciti con miliardi di dollari.

Allo stesso modo, Dario critica i deputati, che sono gli stessi, il comportamento è lo stesso di chi vuole prendere il controllo dell’Assemblea nazionale, sono gli stessi che sono lì per fare tutto quello che gli yankee comandano.

Qui dice, guarda… “L’imperialismo americano non è di oggi”, e lo sta facendo in quegli anni, immaginate, più di 100 anni fa Rubén Darío lo diceva: “L’imperialismo americano non è di oggi, l’imperialismo americano di cui si parla tanto, è un fenomeno che è stato presentato e si presenta in tutte le nazioni che si stanno allargando, e non si adattano, per così dire, al loro territorio, hanno bisogno di espandersi per legge naturale di espansione.

L’imperialismo americano non è di oggi, come alcuni credono, ha canali e radici profonde nella Costituzione della Storia di quel grande Paese, quando le colonie spagnole d’America furono emancipate gli Stati Uniti le diedero il loro aiuto, naturalmente, le riconobbero come Nazioni indipendenti, e proclamarono, per difenderla dall’Europa, la famosa Dottrina Monroe”.

In altre parole, gli Yankees sono apparsi lì come se volessero difendere le Colonie che si stavano emancipando; ma cosa dice più tardi: “Il governo americano ha detto all’Europa che sarebbe stato infelice se le potenze europee fossero intervenute negli affari dell’America, sia per riportare le nuove repubbliche al dominio spagnolo, sia per ottenere da loro concessioni di territorio”.

Guardate, se si trattava di decidere su tutta l’America, se era la contraddizione tra gli Stati Uniti che era un impero come il vecchio impero europeo; se l’impero europeo si stava indebolendo e l’impero americano si stava rafforzando.

“Le nascenti repubbliche ispano-americane che stavano appena iniziando a formarsi erano molto deboli e piccole, la Madrepatria le aveva lasciate come figlio di Lucrezia, nuda sulla Terra, e anche insanguinata dalle guerre d’Indipendenza.

La Dottrina Monroe stabilì un protettorato su di loro, l’egemonia americana corrispondeva agli Stati Uniti, che avevano già una popolazione di circa 10 milioni di abitanti. In altre parole, l’intera Regione ha avuto popolazioni che non hanno nulla a che fare con la popolazione che i nostri Paesi hanno ora.

“Il più brillante trionfo dell’imperialismo americano”, guardatelo. “Tuttavia, quando nel 1859 fu fatto il tentativo di aprire il Canale Interoceanico attraverso il Nicaragua, gli Stati Uniti dovettero riconoscere l’Inghilterra con il Trattato di Clayton-Bulwer”. In altre parole, lì gli imperi erano d’accordo, e soprattutto un impero che veniva dagli Stati Uniti, dall’Inghilterra.

“L’Inghilterra ha riconosciuto agli Stati Uniti il diritto di costruire il Canale dove il governo di Washington vuole, e di chiuderlo in tempo di guerra, secondo il Trattato”. Guarda, hanno imposto un trattato, questo è il più brillante trionfo dell’imperialismo americano di quei tempi. Guardatelo, l’hanno imposto a tutta l’America e agli inglesi sostenendo il Trattato.

Gli inglesi e gli Yankees, senza essere amici intimi, sembrano capirsi l’un l’altro ultimamente per il dominio del mondo”, come si capiscono in questi tempi. Gli Yankees vengono ad attaccare un Paese con le cosiddette sanzioni, gli inglesi li inseguono, gli europei li inseguono. Sì, guardate bene.

Poi Rubén dice qui, parla della Nota Knox, “un attacco contro la sovranità di un popolo”. Questo è un libro che contiene davvero una ricchezza di ciò che Ruben ha vissuto, di ciò che ha visto, di ciò che ha indicato, di ciò che ha scoperto e di ciò che ha denunciato. Perché voleva per i nostri popoli, per la nostra America, voleva l’Unione centroamericana e lo ha detto con queste parole, ecco gli scritti e le poesie di Dario sull’Unione centroamericana, e anche sull’Unità latinoamericana e caraibica.

E noi, coerenti con le nostre radici storiche, e quindi con il pensiero vivo dei nostri antenati indigeni, con il pensiero vivo di coloro che hanno difeso il Nicaragua dagli invasori yankee a San Jacinto, il pensiero vivo di Dario, il pensiero vivo di Zeledon, il pensiero vivo di Sandino, di Carlos. Vale a dire, se facciamo un viaggio nella storia, troveremo un Pensiero vivo e così vivo e così attuale, che ci dice molto chiaramente che dobbiamo continuare a lottare, e non arrenderci, ma che dobbiamo continuare a lottare. Questo ci insegna Dario, ci insegnano tutti.

E guardando, come ha fatto Dario, cercando di capire come gli Stati Uniti, così come l’Europa, capiscono che non accettiamo di essere le colonie di nessuno. Che ci lascino lavorare. Che ci permettano di sviluppare i nostri programmi, i nostri programmi che hanno a che fare con la trasformazione di Salute, Educazione, Ricreazione, Investimenti Pubblici nello Sviluppo Umano, Sport, l’espansione della copertura e della qualità dei Servizi di Acqua potabile ed Energia Elettrica, che ci stiamo già avvicinando alla copertura al 100% dell’Energia Elettrica; Strade, Autostrade, Ponti, Ponti, Porti, Aeroporti.

¿Quello era un piccolo posto che si è perso lì, ed è praticamente di fronte alla Repubblica di Costa Rica, cioè sono separati dal fiume. Quindi, se avevano bisogno di studiare, sono andati in Costa Rica, se avevano bisogno di comprare, sono andati in Costa Rica, se avevano bisogno di carburante, sono andati in Costa Rica, se avevano bisogno di cure mediche, sono andati in Costa Rica.

Con la nostra Rivoluzione, con la Rivoluzione Dariana, perché questa è una Rivoluzione Dariana, la Rivoluzione Sandinista è una Rivoluzione Dariana, siamo stati in grado di incorporare queste comunità e questo popolo simbolico che era conosciuto come San Juan del Norte, siamo stati in grado di incorporarli in Nicaragua, e ora ci sono scuole lì, ci sono posti sanitari, ci sono stazioni di servizio, ci sono distributori di benzina, c’è la fornitura di cibo in modo che la gente possa comprare proprio lì.

Ora comprano anche dal Costa Rica, perché trovano più economico comprare in Nicaragua che in Costa Rica. E questo non è un male, è un bene, gli scambi che avvengono nelle zone di confine li sosteniamo, li promuoviamo, sia nelle Comunità che confinano con l’Honduras, sia nelle Comunità che confinano con il Costa Rica, sia nelle Comunità caraibiche che confinano con le isole caraibiche.

Continuare a rafforzare la legalizzazione delle proprietà. Abbiamo dato migliaia di titoli di proprietà a campesinos e famiglie che vi abitavano nelle loro case, che vi avevano i loro piccoli lotti e vi avevano costruito una casa, ma che non avevano un titolo di proprietà.

Immaginate l’insicurezza che vive una famiglia, e soprattutto il capofamiglia che non ha un atto di proprietà, che viene minacciato di sfratto dai furfanti e che si serve degli avvocati per cercare il modo di sfrattarli. E in questo siamo riusciti a dare il titolo a migliaia e migliaia di famiglie nicaraguensi, senza chiedere loro di che partito sono, per chi hanno votato. Sono semplicemente nicaraguensi, sono Sorelle e Fratelli Nicaraguensi e hanno diritto ad un terreno, un pezzo di terra per la loro casa, o un terreno per coltivarlo, nel caso dei Campesinos.

Allo stesso modo, le opere che abbiamo sviluppato sulla costa caraibica, un’area che è stata abbandonata e dove abbiamo intitolato tutte le comunità dei popoli originari che si trovano sulla costa: le comunità Miskito, le comunità Mayagna, i Ramaquíes, gli Afro-discendenti.

Lì abbiamo distribuito titoli in un’estensione territoriale di oltre 35.000 chilometri quadrati. Per darci un’idea, i Fratelli salvadoregni con una popolazione un po’ più grande della nostra vivono in un territorio di 20.000, 22.000 chilometri quadrati. La Costa è un territorio molto vasto. Ma anche lì sulla costa abbiamo modernizzato gli aeroporti; a Bilwi è ovvio, e anche a Bluefields, e a Corn Island.

E lì, sulla costa, ha avuto luogo il Miracolo della Strada, che dopo secoli unisce il popolo del Pacifico con il popolo dei Caraibi e il popolo dei Caraibi con il popolo del Pacifico. Quell’Autostrada, costruita con molto Amore, con molta Dedizione, per conto dei Lavoratori, un’Autostrada che è difficile da costruire perché lì piove molto e bisogna approfittare dei tempi in cui ci si accampa per andare con i lavori.

Lì il ministro, il nostro ministro, il generale in ritiro Oscar Mojica, lo vedete, non sta in ufficio, va in giro a supervisionare i lavori, le strade, i ponti. In ogni momento non si è fermato un solo giorno, anche nei momenti più difficili dell’anno 2018, lì ha inaugurato Strade e Sentieri, ed è lì che è stata costruita questa straordinaria Opera, non di asfalto perché l’asfalto non resiste molto alle piogge, si distrugge facilmente, ma di cemento. Quindi è già una strada solida.

E la strada per Bilwi, per tutta la regione di Puerto Cabezas, che ha la sua sorgente a Bilwi, è dove stiamo lavorando per costruire il ponte. Il ponte sul fiume Wawa è già in progetto, ed è un fiume enorme che deve essere attraversato con la chiatta, e quando piove molto trabocca e anche la chiatta si perde, viene deviata, il traffico si ferma.

Ma in aggiunta, abbiamo già avanzato in quello che era conosciuto come “pegaderos”, che era un punto di attraversamento vicino a Las Minas dove tutti i trasporti erano bloccati, soprattutto nella stagione delle piogge. E cosa abbiamo fatto? È qui che abbiamo sperimentato per la prima volta il cemento. Poi, dove si attaccavano i punti, non abbiamo iniziato ad asfaltarli perché la pioggia li avrebbe portati via, ma cemento, cemento; poi siamo riusciti a superare quel passaggio.

E ora, nuovi percorsi che stiamo sviluppando anche per arrivare dal lato di Las Minas a Bonanza, da Bonanza a Waspam, a Bilwi; in altre parole, coprire tutta Las Minas, Rosita, Siuna, Bonanza, e poi, muoversi su un percorso che causerà un grande sviluppo lì nella zona, verso l’apice che è lì alla ricerca di Cabo Gracias a Dios, dove la grande tempesta si è verificata con le caravelle in cui stava arrivando Colombo, e nel mezzo di quella grande tempesta hanno trovato sollievo lì perché le acque erano calme, non c’era nessuna tempesta, ed è da lì che il nome deriva, Cabo Gracias a Dios.

E lì abbiamo Waspam come punto di maggior sviluppo demografico ed economico, e le comunità che attraversano il fiume; cioè, unendo il Pacifico anche da quella via al fiume, a Waspam. E stiamo lavorando anche sui Porti; logicamente, il Porto di Bilwi deve essere riabilitato con più forza.

E stiamo lavorando, stiamo studiando, per avere già un Deep Water Port nella Bluefields Area. Con un porto di acque profonde nella zona di Bluefields, e dato che abbiamo già la strada da Managua a Bluefields, allora questo porto ha senso, perché senza la strada avremmo dovuto portare il carico attraverso il fiume, che era più lento, prima parte via terra e poi da El Rama. Con l’autostrada è molto più veloce, quello che esportiamo è di portarlo in autostrada a Bluefields, e quello che importiamo è di portarlo da Bluefields a Managua o in qualsiasi altra città dove il carico è diretto.

Quindi, logicamente, ci stiamo occupando dei danni causati dai due uragani, che grazie a Dio e dobbiamo riconoscere prima la popolazione, le Comunità, poi tutte le Istituzioni statali che hanno unito le forze per accompagnare la popolazione, per salvare la popolazione.

Tutte le istituzioni hanno unito gli sforzi, e lì il dottor González, logicamente, con SINAPRED, coordinandosi allo stesso tempo con la Protezione Civile dell’esercito nicaraguense, che è molto ben organizzata; con la Polizia.

Ci sono due aneddoti: uno, quello di un gruppo di Fratelli e Sorelle della Comunità che si rifiutarono di andarsene, e loro si rifiutarono di andarsene, la maggioranza uscì, evacuò, e si rifiutò di andarsene; poi i Compagni dell’Esercito decisero di rimanere con loro lì ad accompagnarli.

I compagni che sono venuti ad evacuarli invece di dire, beh, li lasceremo lì e andremo… No! Rimasero lì con loro, e consigliarono loro come affrontare l’assalto dei venti, le acque che si alzavano; così li accompagnarono e diedero loro una guida per proteggersi, c’erano Bambini, c’erano Donne, c’erano Uomini. Alla fine tutti sono stati salvati, e come quella Comunità ha ringraziato i Compagni dell’Esercito.

Poi non possiamo dimenticare l’immagine dei Fratelli della Polizia dove c’è stata un’alluvione, e un’alluvione di quelli violenti e non c’era altro modo che attraversarla attraverso quelle che sono le corde che vengono lanciate per legarla da un lato e dall’altro e poi andare lì avanzando. E l’immagine del Compagno Poliziotto che viene con un tenero Bambino, avanza in mezzo alle acque, viene con il Bambino, e la Madre viene dietro, un altro Compagno la sostiene, e come il Bambino passa dall’altra parte, e la Madre è felice, e tutti sono felici e grati alla Polizia.

Vale a dire, sono immagini che rimangono impresse nella Popolazione, sia di chi si trova sul posto sia di chi l’ha visto in televisione, dove si vede la disposizione al sacrificio, a esporre la Vita stessa da parte dei Fratelli dell’Esercito e della Polizia Nazionale; allo stesso modo, di tutto il Personale Civile che vi si è mobilitato; le Brigate Sanitarie, le Brigate Mediche; le Brigate Costruttive che sono state subito lì a lavorare con la Comunità per trovare un modo per ripulire e poi iniziare un Processo di Ricostruzione.

Lo spostamento di migliaia e migliaia di lamiere di zinco, lì sono uscite le carovane, qui nel viale Da Bolivar a Chavez si è formata la carovana e sono uscite, e stanno ancora uscendo carovane, ora anche con scuole prefabbricate, aule prefabbricate mobili molto belle, con colori che hanno a che fare con la coloritura dei Fratelli dei Caraibi.

Poi, riconoscere lo sforzo di quelle carovane, guidando giorno e notte in quel lungo viaggio da Managua a Bilwi. C’è stato un momento in cui non si poteva passare attraverso i momenti più forti degli uragani, perché il fiume Wawa era straripato e non si poteva passare, ma poi si è riusciti a passare ed eccoci alla ricostruzione. E riconoscere lo sforzo di tutti i nicaraguensi che hanno aderito.

Allo stesso modo, per ringraziare la Cooperazione internazionale, perché c’è stata una Cooperazione internazionale dove lo Stato nicaraguense è rispettato, si stabiliscono i Meccanismi di coordinamento con il Paese cooperante, ed è garantito che ciò che arriva, raggiunge le persone che dovrebbero arrivare, cioè le persone colpite, dal cibo per i bambini, dal cibo per gli adulti, dai vestiti, e ora il processo di costruzione di Case, Scuole, Posti sanitari. Tutto questo va avanti, con molta energia, con molta forza, nello spirito dei Fratelli dei Caraibi.

Parlavo loro dei programmi di prevenzione, di protezione e di assistenza alle famiglie nicaraguensi, di assistenza alle persone con diverse abilità, agli anziani, alle case di maternità… Quante Case Materne sono state costruite e quante Case Materne sono ancora in costruzione! Lo stesso vale per le unità che si stanno costruendo con la polizia per proteggere le famiglie, le donne vittime di aggressioni o conflitti familiari che si verificano tra le coppie e che improvvisamente l’uomo attacca la donna. Non può essere! Non può essere! Non deve essere!

E che non si dica quando si commettono crimini, ed è per questo che ricorriamo all’Assemblea Nazionale, per cosa? In modo che qui abbiamo una pena massima dell’ergastolo, non la pena di morte, ma l’ergastolo. Perché non è possibile che quando si commettono omicidi contro i bambini, brutali, persino omicidi in cui il figlio uccide il padre e la madre… Quell’uomo non può camminare per strada! E all’ultimo minuto deve essere messo in prigione e tenuto lì a vita, perché se rimane per strada continuerà a uccidere… Ora è un pazzo!

O coloro che commettono atti di terrorismo. Per gli atti di terrorismo in Europa, negli Stati Uniti, lì si applica anche la pena di morte, e se non vanno in prigione a vita. Questa è la cosa più perseguitata, il terrorismo, del mondo.

Crimini d’odio, non può essere! Quei crimini brutali in cui si afferra una persona, la si tortura, la si spoglia, la si picchia, la si fa correre, la si fa correre e poi la si riempie di benzina e si dà fuoco, che non si possono ripetere in questo paese! Questi sono crimini d’odio.

Con un crimine come quello in un paese europeo o negli Stati Uniti il peso della legge ricade interamente su di loro; Anche negli Stati Uniti, ora con questo clamore che è stato armato con le elezioni, negli Stati Uniti stanno citando sulla stessa stampa americana, sulla televisione americana, l’articolo di una legge che hanno, dove dice la legge, che quei cittadini che manifestano violentemente e non pacificamente, ma violentemente, contro una legge approvata dal Congresso degli Stati Uniti, vanno in prigione e possono arrivare fino a 20 anni di carcere.

E qui il pretesto era la Legge, questo era il pretesto, si lanciavano contro una Legge, ma quello contro cui si lanciavano era un Progetto di Riconciliazione, di Pace, che si stava consolidando nel nostro Paese.

Il programma “L’amore per i piccoli”; Spuntini e pacchetti scolastici; Alfabetizzazione e l’Educazione dei Giovani e degli Adulti; il Programma Zero Usura; il Programma Tod@s con Voz; il Programma Techo Solidario; Case per le Persone, Programmi Produttivi e Alimentari, che significa consegna di Bestiame, Pollame, Semi ad Alto Rendimento, e questo aiuta ad avere più cibo, sia per le Famiglie che vivono in un appezzamento e che è quello che semina e aumenta la sua produttività, sia per chi lavora in luoghi che non hanno nulla a che fare con l’Agricoltura e deve comprare. Questi alimenti non possono mancare.

Tutte le nostre priorità per il 2021 sono concentrate su questi programmi che ho citato, e soprattutto con maggiore forza, come c’è da aspettarsi, l’attenzione alle famiglie nicaraguensi per continuare la lotta contro la pandemia. Poiché la pandemia non è scomparsa, qui siamo riusciti a gestirla bene, ovviamente siamo feriti e sentiamo la morte dei compagni, le sorelle e i fratelli Nicaraguensi che sono morti vittime della pandemia.

Poi ci sono i Progetti che hanno a che fare con l’Investimento Pubblico di cui ho già parlato; Spesa Sociale; Produzione. In produzione

Abbiamo il programma di miglioramento genetico, e quel programma è già a piedi, e questo ha a che fare con la genetica e lo sviluppo della produzione bovina e lattiero-casearia, che comprende la produzione di erba per migliorare la nutrizione e le prestazioni del bestiame… Programma Bovino, e anche programmi per suini.

Ecco il Programma di miglioramento genetico e di sviluppo e la produzione suina, cioè, da un lato, la carne e il bestiame da latte e, dall’altro, i suini, concentrandovi le risorse.

Recupero e riattivazione della pesca: riabilitazione delle infrastrutture; catena del freddo e attrezzature per la pesca; scorte anche per la commercializzazione; flotta peschereccia; laboratori di pesce d’acqua dolce; lì a San Carlos, Progetti di produzione di acquacoltura; Fish for Life Plan, e l’autorizzazione di fondi per la riattivazione produttiva.

Progetti per la Produzione di Semi di Cereali di Base, Fagioli, Riso, Mais, e Verdure, Agrumi, ovvero curarla con quello che stiamo già facendo, il Legame Tecnologico, ovvero promuoverla con maggiore forza. In altre parole, quello di cui stiamo parlando qui lo abbiamo già fatto, ma ora gli daremo un impulso maggiore.

Poi, Progetti per l’elaborazione di attrezzature e strumenti per la produzione, per aggiungere valore e trasformazione, cioè per aggiungere valore ai prodotti. Sappiamo già cosa significa, che permette di collocarli proprio qui, già con valore aggiunto, e di esportarli anche.

Progetti per rafforzare le capacità di sperimentazione e trasferimento di tecnologie agricole per la costa caraibica. Rafforzamento del Sistema di Sorveglianza Sanitaria Agricola, attraverso le PMI nelle aree rurali e urbane.

Il Programma Cortile Sano. Programma per la produzione di uova in piccoli allevamenti di pollame e per il miglioramento genetico degli uccelli. Tutto questo coinvolge migliaia di famiglie in campagna e anche alcune persone nelle zone periferiche delle città.

Promuovere la capacità creativa e l’innovazione delle PMI nel settore industriale nicaraguense.

Poi abbiamo logicamente le risorse per la Salute; il Cambiamento Climatico, abbiamo i fondi per il Cambiamento Climatico; l’Alloggio. Vale a dire, questo fa parte del Piano che i Fratelli dell’area economica e in particolare il nostro Fratello Iván Acosta, Ministro delle Finanze, hanno lavorato in modo molto efficiente, lavorando senza sosta, in ogni momento.

La verità è che qui abbiamo Fratelli che lavorano nelle diverse Istituzioni, senza un orario. Devono essere pronti a qualsiasi ora e a qualsiasi ora, se sono stati chiamati alle tre del mattino, perché alle tre del mattino non hanno altra scelta che uscire per assistere, come si assiste  un paziente, come si assistono le vittime di incidente stradale, come si interviene in  un’emergenza sanitaria, anche per intervenire in situazioni che hanno a che fare con i disastri naturali, come è stato fatto qui ora e lo stiamo facendo con questi uragani.

E lo abbiamo fatto e continuiamo a farlo con, non solo affrontiamo il virus della COVID, ne affrontiamo una quantità, questi sono periodi in cui appaiono periodicamente una serie di malattie che sono simili al COVID quando inizia: forti raffreddori, forti costipazioni, quello che chiamiamo “l’interruttore”, che fa male a tutto il corpo, tonsillite, allora si può pensare che sia COVID, perché sono sintomi simili, e devono essere curati a logico, non ci si deve fidare di loro.

Cioè, al minimo sintomo si deve immediatamente avere assistenza, e l’ideale è che l’assistenza, quando è possibile, sia prestata a casa, non debba andare in ospedale, e le medicine siano garantite, sia garantito che i Medici facciano visita, per vedere come si sta evolvendo.

Ma è importante reagire, non fidarsi, non aspettare perché il disagio è limitato, perché se la complicazione arriva quando si è già a corto di fiato la situazione è complicata. Ciò significa che i polmoni sono già invasi, o dalla COVID che ha invaso i polmoni, o da una polmonite che può essere perfettamente causata da un’influenza, un raffreddore non è curato e finisce anche in una polmonite, e le polmoniti sono ad altissimo rischio. Pertanto, dobbiamo continuare a seguire tutte le linee guida fornite dal Ministero della Salute, le Autorità Sanitarie.

Cari fratelli, cari compagni, in un giorno come oggi, 11 gennaio, al Teatro Rubén Darío, proprio qui, il Nicaragua è entrato nell’ALBA. Oggi è il 14° anniversario della nostra entrata ad ALBA, e qui c’era il nostro Fratello maggiore, Machado Ventura, Segretario del Partito Comunista Cubano, c’era Evo, e il nostro Fratello non poteva mancare, quel Fratello che ha riversato tanto Amore per il nostro Popolo, tanto Amore per il Nicaragua, il Comandante Eterno, Hugo Rafael Chávez Frías.

Abbiamo iniziato quest’anno con la Giornata “Da Dario a Sandino”, con lo slogan: Nicaragua, un Popolo che supera! Nicaragua, un Popolo che supera! Nicaragua, un Popolo che vince e vince con queste canzoni. Qui abbiamo un nordamericano che ha tradotto Dario. Negli Stati Uniti ci sono brave persone, brave persone che hanno dato la loro vita per il Nicaragua qui negli anni ’80, brave persone come Bryan Wilson e i veterani di guerra. Saluti, Bryan, che è qui nel nostro paese, e abbi cura della tua salute, Bryan!

Così, già la poesia “Ode a Roosevelt” è molto popolare, molto conosciuta nel nostro Paese, eccolo, ecco che l’ha raccolta questo Amico nordamericano. È di denuncia; ma c’è anche quest’altro Poema che è abbastanza noto, che è “Saluto dell’ottimista”:

Ragazze onnipresenti, sangue fecondo di Hispania,

spiriti fraterni, anime luminose, salute!

Per il momento in cui verranno cantati nuovi inni

lingue di gloria (vince il Nicaragua!)

Un vasto pettegolezzo riempie l’aria;

onde magiche di vita rinascono all’improvviso;

(Il Nicaragua vince!)

L’oblio si ritira, la morte si ritira nell’inganno;

(Il Nicaragua vince!)

viene annunciato un nuovo regno, (il Nicaragua vince!),

sogni sibillini felici

e nel vaso pandorico che ha portato tante disgrazie

troviamo improvviso, talismanico, puro, ridente,

che si potrebbe dire nel suo versetto Virgilio il Divino,

la divina regina della luce, la Speranza celeste!

(Il Nicaragua vince!)

… mentre due continenti, fertilizzati con ossa gloriose,

dell’antico Ercole la grande ombra dell’orgoglio che evoca

dire alla sfera: l’alta virtù resuscita

che la progenie ispanica ha posseduto per secoli.

Aborri la bocca che preannuncia sventure eterne,

(Il Nicaragua vince!)

Aborri gli occhi che vedono solo i terribili zodiaci,

(Il Nicaragua vince!)

Aborrire le mani che lapidano le illustri rovine,

(Il Nicaragua vince!)

o il pugnale del tè o il pugnale del suicidio.

(Il Nicaragua vince!)

Sedere sordi nelle viscere del mondo,

l’imminenza di qualcosa di fatale oggi tocca la Terra;

i forti giganti cadono, le aquile a due teste si sciolgono,

e qualcosa inizia come un vasto cataclisma sociale

sulla faccia della terra. Chi può dire che il saggio addormentato

non svegliarsi poi nel tronco della quercia gigante

sotto cui è stata strizzata la mammella della lupa romana?

Chi sarà il debole che al vigore spagnolo nega i muscoli

e che l’anima spagnola sia giudicata adatta e cieca e storpia?

Non è Babilonia o Ninive sepolta nell’oblio e nella polvere,

né tra le mummie e le pietre della regina che abitano la tomba,

la nazione generosa, coronata da un orgoglio che non tramonta,

che verso il lato dell’alba fissa gli sguardi ansiosi,

né quella dietro i mari in cui è sepolta Atlantide,

ha il suo coro di steli alti, robusti e forti.

Unisciti, splendi, segui tanti raggi sparsi;

formano un unico fascio di energia ecumenica.

Sangue di Hispania, razza fertile, solida, pura,

mostrare i doni del passato che una volta erano il loro trionfo.

Ritorno al vecchio entusiasmo, ritorno allo spirito ardente

che diffonderà lingue di fuoco in quell’epifania…

(Il Nicaragua vince!)

E concludiamo  consacrando al nostro Popolo  tutto il nostro Lavoro, tutta la nostra Dedizione, tutta la nostra Intelligenza, per realizzare tutti questi Programmi, e altri Programmi che stanno emergendo nel tempo. E questo è un anno di grande significato per il popolo centroamericano, è l’anno del 200° anniversario dell’indipendenza dell’America Centrale.

È un lungo viaggio storico che lotta ogni giorno per l’Indipendenza, guardatelo; voglio dire, l’Indipendenza è stata proclamata, ma quando l’Indipendenza viene proclamata non è sufficiente, deve essere garantita, e noi abbiamo dovuto lottare e lottare e lottare e lottare in quegli anni perché l’Indipendenza era una realtà.

Abbiamo dovuto lottare contro l’espansionismo di Walker che stava venendo a schiacciare noi centroamericani. Abbiamo dovuto combattere contro gli interventi yankee, contro le occupazioni militari degli Stati Uniti, contro la tirannia imposta dagli Stati Uniti; in altre parole, abbiamo dovuto continuare a combattere giorno per giorno, continuare a combattere.

E questo è un principio della vita. Perché la vita continui, bisogna lottare ogni giorno per la vita. Allo stesso modo, affinché l’Indipendenza possa essere salvaguardata, dobbiamo lottare ogni giorno per l’Indipendenza, perché l’Indipendenza dei nostri Popoli continua ad essere attaccata, continua ad essere minacciata dagli imperialisti della Terra, come li ha chiamati Sandino.

Ma dobbiamo riempirci di quel vigore di Ruben in quel Cantico della Vita e della Speranza. Guardate il grido che ci lancia Rubén, dicendo: Unitevi! Unitevi! Sì, uniamoci al Nicaragua, uniamoci, e saremo più forti per sconfiggere la povertà, saremo più forti per avere più lavoro, più istruzione, più salute. Saremo più forti per vivere con Dignità e per poter camminare a testa alta.

Quest’anno è l’anno del 200° anniversario dell’Indipendenza dell’America Centrale, e lo commemoreremo con tutti i Fratelli centroamericani. È anche un anno di molte elezioni in America Latina; qui il Consiglio supremo elettorale ha già reso noto, è quello che gli corrisponde, le prime informazioni sono state rese note l’anno scorso, in relazione alle elezioni che avrebbero dato inizio al processo, credo si dica, nel mese di maggio.

Questo è un altro compito che deve essere svolto, senza dubbio, a che scopo? Per garantire la continuità di tutti questi progetti che sono andati avanti, di tutte queste opere che coloro che ci guardano attraverso questa rete televisiva e radiofonica, che guardano nelle loro città quante opere sono state fatte, che guardano nelle loro città quante strade, quante case, non solo del programma Bismarck Martínez, ma anche case che si stanno costruendo nelle regioni, nelle comunità, sotto le iniziative dei sindaci. E si stanno dando via, noi lo vediamo ogni giorno, e loro lo vedono lì nella Comunità, lo vedono

Come viene l’Energia, che viene vissuta in ogni Comunità. In altre parole, state vivendo ciò di cui stiamo parlando, lo state vedendo nella vostra regione, nella vostra comunità, nel vostro quartiere e in tutto il territorio nazionale.

L’aeroporto di San Juan de Nicaragua è lì, lo si può vedere, e quando è stato inaugurato? quando è stato costruito? E’ stato con il nostro Governo.

E la grande sfida è, come dice Dario, quella di unirsi! E dobbiamo unire ancora una volta tutti i settori: i giovani, gli operai, i contadini, i produttori, i commercianti, gli operatori del settore turistico, gli imprenditori, gli insegnanti, gli insegnanti, gli operatori sanitari, gli operai edili.

Dobbiamo unire tutte le famiglie nicaraguensi affinché in un nuovo Capitolo, in una nuova tappa di questa Rivoluzione, di questa Rivoluzione della Riconciliazione, della Comprensione e della Pace, possiamo costruire nelle nuove condizioni la Grande Alleanza, la Grande Unità che siamo riusciti a costruire in quella prima tappa fino al 2016, e che questa Grande Alleanza è crollata, perché l’obiettivo del nostro nemico era di distruggere il Nicaragua, di prendere il Nicaragua.

Ma il Popolo ha detto No! No! No! No! Dopo tanta pazienza il Popolo ha detto No! Ora dobbiamo lavorare affinché, dopo le elezioni di quest’anno, si possano stabilire le elezioni generali, un Grande Accordo Nazionale, un Grande Dialogo Nazionale. A che scopo? Affinché ciò che è stato approvato nella Costituzione possa procedere di nuovo, tenendo conto logicamente delle nuove circostanze, e affinché si possa fare appello ai governatori americani, e in questo caso particolare al nuovo presidente degli Stati Uniti, il presidente Biden, affinché gli Stati Uniti possano lavorare verso la nostra regione, verso l’America Latina e i Caraibi, verso il Nicaragua, con una politica di rispetto e di comprensione. Come diceva Dario: Se gli Stati Uniti si volgessero in quella direzione, quanto vantaggio e quanto rispetto ne trarrebbero gli Stati Uniti.

Quindi, cari Fratelli e care Sorelle, sempre con la nostra Fede posta in Cristo, con il nostro Impegno posto nei nostri Eroi e Martiri, nei nostri passi dati e che continueremo a dare al Popolo, ai Poveri perché escano dalla Povertà, a quelli del Settore Medio, a tutti i Settori Economici e Sociali, perché sappiano che qui c’è un Governo che mette in pratica il Principio cristiano: Ama il tuo prossimo come te stesso! Ama il tuo prossimo come te stesso, e noi gli daremo più Vita, più Forza al nostro Paese.

Viva il Nicaragua, Benedetto  e Sempre Libero!

Patria libera o morte!

Fonte: el19

Traduzione: patriagrande.it

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *