Blocco sindacale disposto a dialogare per cambiare il corso dell’economia

Il sindacato unitario e blocco sociale del Costa Rica (Bussco) ha espresso oggi il suo accordo al dialogo nazionale per cambiare il corso economico del Costa Rica e ha ribadito che il FMI non è la soluzione al deficit fiscale.

In una dichiarazione in otto punti sulla richiesta di un dialogo nazionale in Costa Rica per risolvere la crisi sanitaria, economica e sociale, Bussco (il Blocco sindacale) si è detto consapevole della grave situazione, frutto di politiche neoliberali imposte per 40 anni, ora esacerbate dalla crisi sanitaria di Covid-19.

Bussco esprime la sua volontà di dialogare e negoziare per cambiare il corso economico del Paese, che ha lasciato dietro di sé la maggioranza del popolo costaricano, favorendo una minoranza che ha ottenuto enormi vantaggi con il modello neoliberale, mentre i lavoratori subiscono le conseguenze di un modello economico predatorio che genera disoccupazione, povertà, disuguaglianza ed esclusione sociale”, sottolinea il testo sindacale.

Il blocco sindacale, composto da diversi gruppi di lavoratori, ratifica che il modo per risolvere il problema del deficit fiscale e delle finanze pubbliche non è attraverso negoziati con il Fondo Monetario Internazionale (FMI).

Sottolinea che il problema centrale da risolvere dal suo punto di vista è quello di affrontare le gravi frodi fiscali o i furti fiscali che le élite economiche del paese hanno portato avanti per molti decenni e che si rifiutano di risolvere.

Bussco ritiene che, per creare un processo negoziale praticabile, la partecipazione deve avvenire su un piano di parità tra gli attori economici, sociali e politici; con la rappresentanza dell’Assemblea Legislativa, dell’Esecutivo, del settore imprenditoriale, del movimento sindacale e cooperativo, tra gli altri.

Allo stesso modo, continua, deve affrontare un’agenda di questioni, non può limitarsi a discutere una singola questione e aggiunge che non può avere luogo una negoziazione tra le parti mentre una delle parti avanza violando i diritti di un’altra parte.

Pertanto, Bussco sottolinea che una condizione per generare fiducia sarebbe il ritiro dalla discussione legislativa di qualsiasi progetto che violi le condizioni e i diritti del lavoro, così come la necessità di accordi di base precedenti riguardanti la progettazione, la composizione della partecipazione, la metodologia, gli obiettivi del processo e le agende, tra gli altri.

La volontà e la responsabilità di un processo di negoziazione nazionale è dell’Esecutivo, con la partecipazione dell’Assemblea Legislativa, in modo che gli accordi siano vincolanti, cioè che si debbano raggiungere impegni politici reali”, conclude Bussco.

Fonte: Prensa Latina

Traduzione: patriagrande.it

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