Ribellione in Guatemala

Hanno ridotto il budget per la sanità e l’istruzione e i manifestanti hanno bruciato il Congresso. Dopo una manifestazione contro la corruzione, alcuni gruppi hanno invaso e dato fuoco al parlamento guatemalteco.

Migliaia di persone hanno fatto irruzione nel Congresso guatemalteco questo sabato e hanno bruciato parte delle sue strutture tra le proteste contro il presidente Alejandro Giammattei e il potere legislativo per l’approvazione di un bilancio generale della nazione per il prossimo anno, che ha ridotto i fondi per iistruzione, salute e diritti umani.

Gli atti di violenza sono avvenuti in un momento in cui circa 7.000 persone stavano manifestando davanti al Palazzo Nazionale nell’ambito di una protesta indetta in precedenza nella quale i guatemaltechi hanno anche condannato la corruzione.

“Siamo oltraggiati dalla povertà, dall’ingiustizia, dal modo in cui i soldi della gente sono stati rubati”, ha detto Rosa de Chavarría, professoressa di psicologia all’Università pubblica di San Marcos in Guatemala.

I vigili del fuoco hanno affermato che una parte significativa della sede del Congresso è stata distrutta dal fuoco, in particolare la sezione alla quale vengono presentate le proposte di legge.

Secondo i resoconti dei media, diverse persone sono state ferite e intossicate dai gas lacrimogeni sparati dalla polizia e dal fumo delle fiamme all’interno dell’edificio legislativo. I vigili del fuoco hanno assistito le persone colpite.

La protesta è stata diretta anche contro la Corte Suprema di Giustizia per aver concesso la revoca dell’immunità ai magistrati costituzionali, che con le loro sentenze hanno bloccato diversi tentativi da parte dei politici di fermare la lotta alla corruzione e all’impunità. Anche contro il procuratore generale Consuelo Porras per aver chiesto la revoca dell’immunità ai magistrati costituzionali e la sua passività, secondo le critiche, nei confronti della corruzione.

Fonte: A cura di Publimetro / AP Agency

Traduzione: patriagrande.it

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