La presenza di contingenti di medici ed infermieri cubani sul nostro territorio nazionale si rafforza e consolida.
Sta infatti per arrivare, lunedì di Pasquetta alle ore 9.30, a Torino un secondo reparto formato da ventuno medici (epidemiologi, anestesisti, rianimatori, medici di medicina generale) e sedici infermieri specializzati in terapia intensiva della benemerita Brigata “Henry Reeves” già da tempo presente con altri medici ed infermieri nella zona di Crema, dove sta dando un essenziale contributo alla lotta contro il virus assassino.
Una nuova dimostrazione dello spirito di umana solidarietà e cooperazione che anima il governo e il popolo cubano, entrambi meravigliosamente rappresentati da questi medici ed infermieri esemplari.
Il Presidente della Regione Piemonte, Cirio, ha giustamente ringraziato Cuba e i suoi medici, i Ministeri italiani degli Esteri e della Salute, l’ambasciatore cubano in Italia, il consigliere regionale Grimaldi, l’Agenzia per l’Interscambio Culturale ed Economico con Cuba e due entità private (Lavazza e Fondazione Specchio dei Tempi) che hanno concorso a rendere possibile l’iniziativa.
Come Patria Grande esultiamo per la sua realizzazione e auspichiamo una sua ulteriore estensione con il coinvolgimento di altre strutture mediche cubane.
Vogliamo altresì ricordare come alla radice di questi arrivi, vi sia stata la lettera inviata il 6 marzo scorso della presidente dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, Irma Dioli, al Ministro della Salute Roberto Speranza.
Alcune settimane fa, dopo l’arrivo della prima brigata medica ora attiva a Crema, l’unità di crisi della protezione civile del Piemonte ha contattato l’Associazione Nazionale Amicizia Italia-Cuba, illustrando la situazione critica e chiedendo come fare per ricevere l’aiuto di personale specializzato cubano; da qui l’indicazione di seguire il canale istituzionale pertinente attraverso l’Ambasciata di Cuba in Italia.
Un’altra informazione importante che ci viene dall’Associazione di amicizia Italia-Cuba è l’apertura a Crema, insieme alla sindaca, di a una casella postale destinata a ricevere messaggi e i ringraziamenti ai medici, per realizzare in seguito un libro che ne raccolga i più significativi. https://italiacuba.it/2020/03/31/inviate-i-vostri-messaggi-alla-brigata-dei-medici-cubani/
Contestualmente l’Associazione ha lanciato sulla suo sito https://italiacuba.it/2020/04/03/raccolta-fondi-per-la-lotta-al-covid19-a-cuba/ una campagna di finanziamento per l’Istituto di medicina tropicale Pedro Kouri dell’Avana.
Grazie all’Associazione Italia-Cuba, quindi, la cooperazione sanitaria fra i due Paesi sta muovendo passi in avanti significativi proprio nel fuoco della battaglia contro il Covid.
È fondamentale che parallelamente si porti avanti l’altra battaglia sulla quale l’Associazione Naz.le di Amicizia Italia-Cuba, Patria Grande e molti altri sono impegnati da tempo, per la fine delle sanzioni omicide contro Cuba, Venezuela, Nicaragua ed altri Paesi, un altro virus, non meno dannoso del prima e dovuto tutto, questo, alla nefandezza umana dell’imperialismo che nega l’umanità anche in momenti come l’attuale in cui tutte le energie e le risorse dovrebbero concentrarsi sulla sopravvivenza di tutti i popoli.